Villa Boccanegra: il parco incantato che si tuffa in mare

Arte & Cultura, Speciale

La storia di Villa Boccanegra si dispiega lungo cinque secoli che raccontano l’avvicendarsi di proprietà e le trasformazioni di quattro ettari di parco a picco sul mare al confine con la Francia, tra l’antica strada romana di Albintimilium e Porta Canarda. Del toponimo Boccanegra si hanno notizie dal 1545: all’epoca la proprietà faceva capo alla famiglia Curti, prima di passare ai frati minori conventuali di San Francesco.

L’Ottocento segnò il passaggio al marchese De Mari di Genova e ai Fratelli Biancheri di Ventimiglia, che acquistarono villa e giardino nel 1865. Giuseppe Biancheri amava il luogo, poco distante dal paradiso botanico dell’amico Sir Thomas Hanbury, ma nel 1906 vendette villa Boccanegra alla ricca ereditiera inglese Ellen Willmot. Innamorata dei paesaggi, la Willmot si prese cura del giardino  mediterraneo mettendo a dimora specie esotiche e mediterranee, molte delle quali sopravvissute, lottando contro il raddoppio ferroviario che avrebbe minacciato l’integrità del posto.

I passaggi non si fermano: nel 1923 la proprietà va all’inglese John Tremayne, cui si deve la costruzione del corpo centrale della villa. Ancora, nel 1956 casa e parco vengono acquistate da Mario Sertorio per la moglie Emilia Rolla Rosazza: sono di quest’epoca gli interventi strutturali che danno vita alla terrazza-belvedere, alla pavimentazione dei sentieri e alla serra.

Con l’impegno di mantenere lo splendore del luogo, la proprietà viene ereditata agli inizi degli anni ’70 dalla famiglia Piacenza, imprenditori lanieri biellesi amanti dei giardini. Nel 1983 l’ultimogenito Guido e la moglie Ursula inaugurano, grazie a un sapiente lavoro di ricerca, l’ultima fase di ripristino del parco, ripulito dalle piante spontanee e riportato al progetto della Willmot, cui si aggiunge l’inserimento di piante adatte al clima mediterraneo di tutto il mondo. Tra le meraviglie vegetali lecci, cipressi, pini di Aleppo, uliveti, piante esotiche ma anche molte della flora mediterranea. Da non perdere la “Sénateur Lafollette”, rara varietà di rosa creata nel 1910 a Cannes da Busby, giardiniere di Lord Brougham, che si arrampica per 10 metri sugli alberi del parco.

Alessandra Chiappori

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