Nelle mattinate limpide e assolate, perdendosi con lo sguardo all’orizzonte, è facile intravvedere spuntare dal mare una terra in lontananza. Si tratta della Corsica. L’isola francese è infatti visibile ad occhio nudo già al livello del mare, anche senza dover raggiungere le vette di Monte Bignone, dal quale oltre ai monti si possono distinguere anche le sue coste.
Uno spettacolo che da sempre è fonte di discussione tra coloro che credono si tratti di una rifrazione, di un miraggio, del cosiddetto effetto Fata Morgana della mitologia celtica, che induceva nei marinai visioni di fantastici castelli in aria o in terra per attirarli e quindi condurli a morte.
Per capire meglio quale sia la verità su questo spettacolo della natura abbiamo interpellato Achille Pennellatore, noto e storico meteorologo sanremese, per anni direttore del centro meteo di Portosole.
“Quella che si vede è senza ombra di dubbio la Corsica – spiega il meteorologo – La si riesce ad ammirare quando l’umidità è inferiore al 35%. Già al 40% non si vede benissimo per poi scomparire del tutto quando il tasso di umidità arriva al 50%”.
In molti sostengono che l’isola francese sia visibile solo nei giorni terzi d’inverno e con il freddo. “Non è assolutamente così. Come ripeto la possibilità di vederla non dipende dalle stagioni, in quanto è visibile anche nei mesi estivi. Quello che ne determina la nitidezza o meno è solo l’umidità”.
Non tutti sanno forse che il profilo dell’isola francese si mostra in tutta la sua bellezza non solo dalla costa ma anche dai monti alle spalle della nostra città. “Naturalmente – precisa Pennellatore – se siamo in riva al mare spiccano solo le vette che raggiungono i 1300 metri, ma salendo di altitudine si possono distinguere anche le spiagge della Corsica. Quelli che vediamo noi, innevati nella stagione invernale, sono i Monti Cinti, ma in primavera o d’estate possiamo ammirare anche il Monte Stello, il Monte Rotondo e il Paglia Orba”.
Uno spettacolo affascinante che, quando ricorrono le condizioni atmosferiche e climatiche, è possibile immortalare anche con una semplice macchina fotografica.
di Simona Maccaferri