La Pineta del Capo di Bordighera Alta è un’affascinante polmone verde situato a ridosso di Palazzo Garnier, sede del municipio di Bordighera e caratterizzato da suggestivi scorci che affacciano sul mare.
L’area si snoda tra secolari pini marittimi della classica macchia mediterranea ed è una delle zone di Bordighera più frequentate dai giovani la sera e, soprattutto, durante il giorno, dalle famiglie con bambini piccoli.
Nell’area si trova anche l’antica polveriera (il marabutto o marabuttu), costruzione militare di estrazione araba con uno dei caratteristici cannoni che puntavano verso il mare, ma che non furono sufficienti a impedire lo sbarco degli inglesi ai primi dell’800. Il marabutto è stato recentemente (2015) riportato al suo antico splendore e a una delle finestrelle è stata nuovamente applicata una grossa conchiglia, meta preferita da grandi e piccini per ascoltare la riproduzione dei caratteristici suoi del mare.
I cannoni – di cui come detto ne è stato recuperato uno soltanto – furono posizionati a protezione della costa a partire dal 1783 (due batterie: oltre a quella sul Capo, un’altra alla Ruota, in regione Bagnabraghe). I tre pezzi a ridosso della Pineta del Capo, disposti intorno alla polveriera del Marabutto, erano detti, ironicamente, Butafoegu, Tiralogni e Cagastrasse. Dopo che il 14 luglio del 1811 una nave inglese fu bombardata da quei cannoni, poco più di un anno dopo (19 luglio 1812) due fregate e un vascello inglesi sbarcarono quasi 200 uomini, che per dare prova di forza marciarono sul capo e si portarono via pure i cannoni.
[Andrea Moggio]