Uno dei posti più amati di Bordighera è il Lungomare Argentina. Riconosciuta come la più lunga passeggiata mare della Riviera è parte di un percorso di oltre sei chilometri dove è possibile lo sguardo sullo splendido mare del Santuario dei Cetacei e sull’orizzonte dai colori mediterranei. Uno spettacolo della natura riconosciuto dagli ospiti privilegiati che trascorrono qui le loro vacanze. A Bordighera trovate altre passeggiate come la via Romana, la via commerciale centrale, il sentiero di Monet lungo il Béodo e la pineta con le diverse possibilità di collegamento fra loro.
Bordighera è detta anche la città delle palme grazie al Patrono Sant’Ampelio che portò i semi di palme dattilifere dall’Egitto, e dove è presente il palmeto più a nord del mondo.
I fiori e la luce suggestionarono Monet durante i suoi soggiorni, tanto che ritroviamo sia gli uni che l’altra tra le trentotto tele dipinte dall’artista in Riviera. Nelle sue lettere alla compagna Alice, Monet scriveva “… Quanto al blu del mare e del cielo, riprodurlo è impossibile. Comunque, ogni giorno aggiungo e scopro qualcosa che prima non avevo saputo vedere. Questi luoghi sembrano fatti apposta per la pittura en plein air.”
Bordighera, diventa conosciuta ai britannici grazie alla pubblicazione del romanzo “Il Dottor Antonio”, scritto in inglese da Giovanni Ruffini nel 1855, al punto che, come disse Edmondo De Amicis, “… cercavano tutti la rifatta Osteria del Mattone, dove fu portata la dolce miss Lucy con la gamba rotta”. Un turismo testimoniato da eleganti edifici ottocenteschi, ville e meravigliosi giardini come il Giardino Esotico Pallanca.
Molti personaggi soggiornarono a Bordighera: l’originale botanico e matematico Clarence Bicknell, che costruì l’attuale Museo Bicknell e primo catalogatore delle incisioni rupestri della Valle delle Meraviglie; Charles Garnier famoso architetto francese; il compositore Franco Alfano che terminò a Bordighera la Turandot di Puccini; il botanico Lodovico Winter; il banchiere Raphael Louis Bischoffsheim e poi Claude Monet con Auguste Renoir, Pompeo Mariani, Hermann Nestel, Lovis Corinth, Ennio Morlotti, Giuseppe Piana. Indimenticabile la presenza della Regina Margherita di Savoia, prima Regina d’Italia, che qui soggiornò per diverso tempo e vi morì nel 1926, ricordata con una bellissima statua ai piedi della pineta con lo sguardo rivolto verso il mare che tanto amava.
Oggi Bordighera è una cittadina turistica dove poter fare lunghe passeggiate, bagni, ma anche tanto sport; qui nel 1878, venne costituito il primo tennis club d’Italia – Bordighera Lawn Tennis Club – con annessa Club House e nove campi di gioco, diventati quindici dopo la Prima guerra mondiale. Nel 1918, la SIRT (Società Italiana Racchette Tennis) fu la prima fabbrica italiana di racchette; non possiamo poi dimenticare che oggi oltre allo storico club nato nel 1878 esiste il Piatti Tennis Center famoso in tutto il mondo per la preparazione di tanti professionisti. Importante poi il turismo a due ruote con diversi itinerari dell’entroterra, vari gradi di difficoltà anche in mountain Bike con percorsi a Monte Nero e tante altre attività in grado di soddisfare i più svariati interessi.
Gli appuntamenti di particolare importanza, nell’arco dell’anno, sono: la festa di Sant’Ampelio con i fuochi d’artificio (14 maggio); gli eventi enogastronomici (giugno e luglio), come un Paese di Sapori e un Mare di Sapori, dove i diversi locali presentano le loro specialità lungo i vicoli del Paese alto o sul Lungomare; la Giornata commerciale del Ribasso con occasioni di acquisto per tutte le tasche (agosto) e BeerinBo l’eccellenza della gastronomia locale con alcuni tra i migliori birrifici artigianali italiani; l’Inverno musicale, rassegna di concerti di musica classica; il Capodanno in piazza.
A Bordighera insomma è vacanza tutto l’anno.