Le grotte di Toirano, nel Savonese, sono una fra le attrazioni turistiche di carattere naturalistico tra le più visitate della Liguria. Esse sono costituite da un complesso di quattro grotte principali: Grotta della Bàsura, Grotta del Colombo, Grotta Santa Lucia Inferiore, Grotta Santa Lucia Superiore e dallo Scavo Grotta del Colombo.
Tra di esse, la più apprezzata e spettacolare è senza dubbio quella della Bàsura (strega, in dialetto ligure). Al suo interno, nel 1950, fu scoperta una bellissima serie di sale interne, dove trovò rifugio per millenni l’orso delle caverne (Ursus spelaeus), che vi si recava per il letargo; la presenza dell’animale è confermata da un grande numero di resti ossei, impronte di zampe sul suolo e tracce di unghiate sulle pareti. Anche l’uomo preistorico, oltre 12mila anni fa, ha lasciato qui testimonianze importanti della sua presenza con impronte di piedi, mani e ginocchia e, nella “Sala dei misteri”, di numerose palline d’argilla attaccate alla parete contro la quale furono scagliate, probabilmente con significato rituale. Tracce riferibili con molta probabilità a uomini del Paleolitico superiore, cacciatori-raccoglitori che frequentavano la regione e utilizzavano la grotta non come abitazione, ma presumibilmente per scopi rituali.
I siti accessibili (accompagnati da una guida, per un cammino di circa 70 minuti) delle grotte di Toirano, che si snodano su una lunghezza di percorso per 1.300 metri a una temperatura media di 16°C, sono: la sala Morelli, in cui è esposto uno scheletro di Ursus Spelaeus parzialmente ricostruito; il Salotto, bellissima area con formazioni calcaree millenarie, molto particolari; il corridoio delle Impronte, il Cimitero degli Orsi, esteso deposito di ossa di Ursus spelaeus, risalenti fino a 27mila anni fa; l’antro di Cibele che, quando fu scoperto, era sott’acqua ed è unico al mondo per le sue concrezioni mammellonari; il tunnel di collegamento, sotto 150 metri di roccia, mette in comunicazione la grotta della Bàsura alla grotta di Santa Lucia Inferiore; i Cristalli, dove si possono ammirare bellissimi fiori di calcite e formazioni di aragonite; il Pantheon, in cui si trova una stalagmite ricoperta di cristalli di aragonite definita per la sua bellezza la “perla della grotta”; la sala dei Livelli che testimonia la presenza di un antico lago sotterraneo con i suoi “cornicioni” calcarei; il Tanone, parte finale della grotta, privo di concrezioni, conosciuto da sempre, tant’è che negli anni della Seconda Guerra Mondiale divenne rifugio antiaereo per la popolazione di Toirano, mentre oggi questo spazio è utilizzato per manifestazioni ed eventi culturali. Il Laghetto, è invece il sito dove insisteva un antico lago sotterraneo: nelle sue acque vive oggi un piccolo crostaceo del genere Nyphargus che non raggiunge il centimetro di lunghezza, depigmentato e cieco a causa della sua evoluzione “cavernicola”.
Un viaggio nel passato, per grandi e piccini, che regalerà emozioni davvero incredibili!
Come arrivare
In auto: uscire al casello di Borghetto Santo Spirito dell’autostrada A10 Genova – Ventimiglia, imboccare la strada provinciale per Toirano (3 km.). Arrivando dalla Via Aurelia, bivio a Borghetto S. Spirito, direzione Toirano, km 4.
Informazioni utili
Consigliato per bambini dagli 8 anni in su. Si suggerisce l’utilizzo di scarpe antiscivolo
Orario di apertura-tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle14,00 alle 17,00
Il biglietto d’ingresso alle Grotte consente la visita gratuita del Museo Etnografico della Val Varatella di Toirano e la riduzione sulla tariffa d’ingresso di tutte le Grotte Italiane e del Museo Archeologico di Finale Ligure.
Altre info su www.toiranogrotte.it
[Viviana Spada]