CIBO di Steve McCurry

Cosa fare

fino al 4 settembre 2022

Un gesto banale per alcuni, una disperata necessità per altri: il cibo come elemento di riflessione. Con queste premesse le sale del Forte dell’Annunziata di Ventimiglia aprono a una riflessione “fotografica” sul valore e sul significato del nutrirsi. Fino al prossimo 4 settembre la suggestiva location a strapiombo sul mare ospiterà una mostra d’eccellenza (allestita per la prima volta a Forlì) del grande fotografo americano Steve McCurry, reporter di guerra e non solo, tra cui due volte vincitore del prestigioso World Press Photo Award (1985 e 1992), fotografo dell’anno nel 2002 sempre per World Press Photo, vincitore nel 1980 della Robert Capa Gold Medal (un premio assegnato a fotografi che si sono distinti per eccezionale coraggio e per le loro imprese), per le foto della Guerra in Afghanistan per Time Magazine, Primo vincitore del Leica Hall of Fame Award.

La mostra, intitolata appunto “Cibo”, ha un obiettivo: esplorare il rapporto tra l’attività necessaria al sostentamento dell’essere umano e la società. Nelle intenzioni dell’autore, il viaggio da intraprendere visitando la sua mostra è accompagnare gli spettatori da una concezione del cibo edonistica o materiale  a ciò che è sempre stato, ossia una delle tante facce della cultura di un popolo. Ed è proprio su questo aspetto che si concentra il lavoro del fotografo, che cerca di ritrarre la famiglia, la storia, le guerre e il lavoro, raccontando i retroscena e il percorso del nutrimento, dalla sua produzione fino all’atto del consumo. 

Saranno esposte  in totale 79 fotografie del maestro americano, celeberrimo per lo scatto simbolo dei conflitti in Afghanistan degli anni ‘80, Afghan Girl. Negli scatti è racchiusa tutta la quotidianità che caratterizza il lavoro di McCurry che ha spiegato così il suo metodo “Bisogna saper aspettare. Se sai aspettare, le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto”.

La raccolta, curata da Biba Giacchetti  con scenografie allestite da Peter Bottazzi,  si inserisce nell’ambito della più ampia rassegna che coinvolge Ventimiglia, curata dalla Marina Development Corporation e  intitolata “Oltre il cibo”.

Davide Izetta

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