Villa Grock, gioiello in stile liberty “rivisitato”, è frutto del progetto e del disegno del poliedrico clown-artista Grock, nome d’arte di Charles Adrien Wettach. Ed è a lui e all’arte della clownerie che Imperia ha dedicato il ritorno all’antico splendore della dimora, ora adibita a struttura museale. Sui tre piani dell’edificio si succedono 14 sale interamente pensate e progettate in prospettiva multimediale e interattiva, grazie a strutture, pannelli, monitor che riprendono aspetti dell’arte clownesca, garantendo al visitatore un’immersione e un coinvolgimento unici.
Si succedono così la Sala del Cinema, una vera e propria stanza con proiezioni, la Sala delle Meraviglie, quella del maquillage, il Teatro dei Simboli, il Carosello Magico. Colori, luci, simbologie più o meno segrete che permeano la villa intera e che nelle sale del museo vengono ripresi e miscelati a creare stupore, meraviglia e una coinvolgente magia, irresistibile non solo per i più piccoli.
Nel Museo di Villa Grock si ripercorrono diverse storie e arti: il cinema, che Wettach amava e che qui è ripreso con alcune scene dai film di Chaplin, il circo, messo in scena sotto a un vero tendone ed esaltato in tutta la sua teatralità e simbologia. E poi c’è la musica, elemento imprescindibile per Grock, i cui componimenti sono ascoltabili nella Music Hall, ma anche suono di accompagnamento per tutte le altre sale, che diventano veri ambienti sonori accompagnati da grandi composizioni.
Non dimenticate la visita al parco, specchio perfetto della personalità di Grock con le sue bizzarre architetture liberty, le stravaganti geometrie e il perenne ritornare del volto del clown, quasi a controllare.
[Alessandra Chiappori]